08/04/13

Strategie d'Impresa

Come valutate la strategia di Facebook di integrare il social network sulla Home screen dei mobile devices e quali vantaggi potranno derivare da questa mossa per l'azienda di Zuckerberg rispetto alla rivale Google +?'

Non è un dispositivo e nemmeno un sistema operativo, Facebook Home è un launcher, una suite di applicazioni che si amalgama ad Android pensata per la comunicazione totale: dei pop-up avvertono che un amico ha commentato uno status o ne ha pubblicato uno nuovo, accesso al Messenger con estrema facilità e possibilità di rispondere ad un messaggio senza interrompere eventuali altre attività in corso. Una sorta di "middleware" che si interpone tra l'utente e Android, le cui applicazioni restano raggiungibili con la semplice pressione di un dito sul display. http://24o.it/Q2YRX 

20 commenti:

  1. Qualcuno ha giustamente detto ‘It’s about owning the screen’. E, dal momento che il futuro è nel mobile, probabilmente ‘ It’s about owning the mobile screen’.
    Zuckerberg questo l’ha capito. Non un telefono tuttavia, come rumori avevano fatto presagire: Facebook non voleva perder tempo a cercare di creare un nuovo sistema operativo, che fosse in grado di competere con gli attuali iOS ed Android.
    Un’altra app, invece, che faccia emergere il social network più famoso al mondo su tutti i dispositivi mobili, che lo renda quindi onnipresente agli occhi degli utenti, ed in uno spazio che l’azienda può controllare: rendendo questo spazio il posto per i “tuoi messaggi, le tue foto, le tue storie recenti”.
    Il razionale è assolutamente comprensibile: portando le notifiche direttamente sul home screen del telefonino si farà in modo che gli utenti siano più esposti agli ads di Facebook.
    Riuscirà così Zuckerberg a dare lo smacco definitivo al social Google+ ?(tenendo conto di quanto è nei piani di Google http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/04/07/news/whatsapp_google_vuole_comprarlo_sul_tavolo_un_miliardo_di_dollari-56142696/)

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  2. Per darvi meglio l'idea, questo è Facebook Home:

    http://www.youtube.com/watch?v=Lep_DSmSRwE

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  3. Gruppo 6
    La strategia di Zuckerberg di integrare il social network sulla Home screen dei mobile devices è a nostro avviso poco innovativa. Attualmente, Facebook possiede circa 900 milioni di utenti, ciò significa che ha una diffusione davvero molto elevata per cui sarà difficile raggiungere quei pochi utenti che ancora non possiedono un account. Sarebbe stato probabilmente più opportuno, in vista di una crescita, cercare di puntare a nuovi business, come ad esempio un nuovo cellulare o un prodotto che potesse competere con Google glass. Certamente, però, questa mossa è significativa nei confronti di Google plus che pur essendo molto meno diffuso di facebook ha comunque alle spalle Google che sta attuando strategie molto aggressive.
    Riteniamo, quindi , che Facebook Home possa essere una buona risposta all'avanzata di Google plus ma non un'opzione strategica di crescita nel lungo periodo.

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    1. Non sono sicura che allargare il bacino di utenza fosse tra i principali obiettivi della strategia: credo più che Zuckerberg volesse far leva, in questo modo, sugli utenti già attivi, quelli che magari non perdono tempo per andare ad aprire Facebook dalle apps e su cui quindi non fanno presa gli ads.
      Pensiamola come se fosse un whatsapp di Facebook, con le news ed i messaggi della chat che compaiono direttamente sullo schermo principale: what else, per chi è social addicted, e che introiti per la società se ad ogni nuovo messaggio (a questo punto visualizzato) si accompagna una pubblicità?

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  4. Gruppo 14
    La strategia di Zuckerberg di implementare Facebook Home su i mobile devices, in particolare sui dispositivi Android, è dovuta dalla volontà da parte di Facebook di andare da una parte ad eclissare definitivamente Google+ che vedendo svilita la possibilità di diffondersi maggiormente sui mobile devices, il maggior mercato potenziale futuro, vede azzerate le proprie prospettive di crescita, dall'altra Facebook rafforza il suo effetto network. In più Facebook aumenta ulteriormente il suo Gross Rating Point, Frequenza e Copertura che aumentano i suoi introiti dall'advertising online.

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    1. io ho capito...ma tu...che hai detto???

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  5. Facebook Home presentandosi nè come dispositivo nè come sistema operativo, cerca di rappresentare una forte innovazione all'interno di quello che rappresenta ad oggi il sistema mobile. La domanda che ci si pone è la seguente: "Facebook home sarà davvero un successo? Porterà alla completa marginalizzazione di Google +?". Stando a quanto emerge dai dati, la risposta è positiva in quanto sposa un sistema che è Android e non Ios. Questa scelta è dettata fondamentalmente dal fatto che la Apple si presenta non propensa ad un eventuale accordo. A nostro avviso, l'implementazione di Facebook Home, è importante per rafforzare la posizione dominante di mercato ma al tempo stesso non risulta essere connotata di innovazione e di una potenza tale da poter eclissare definitivamente Google plus.
    Gruppo 13

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  6. Gruppo 12.
    Facebook Home sembra essere la risposta di Zuckerberg alla grande diffusione di Smartphone, nonchè un tentativo per rimodernizzare il social network.
    I vantaggi derivanti dall'operazione a nostro avviso non sono ricercati in termini di aumento del bacino d'utenza, (Facebook ha piu di 1000 milioni di utenti e sarebbe molto difficele aumentarli) bensì potrebbe essere un tentativo per agevolare ulteriormente quelli che gia lo utilizzano,fidelizzandoli e mettendoli a contatto tutti i giorni col social network. Tenendo conto che quando l'azienda Google entra in un business riesce quasi sempre a raggiungere una certa leadership, in effetti è possibile che Google plus possa diventare una minaccia per Facebook (da notare come google plus stia crescendo a ritmi esponensiali e abbia raggiunto in meno di 2 anni piu di 500 milioni di utenti).
    A nostro avviso, la strategia attuata da Zuckerberg è destinata ad allungare il ciclo di vita del prodotto Facebook.

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  7. Facebook home è un launcher promosso dall’azienda di Mark Zuckerberg che verrà commercializzato a partire dal 12 Aprile su Google play store. Esso consiste in una suite di servizi che offrono la possibilità di poter chattare con tutti gli utenti già customizzati al social network, al fine di poter condividere il loro “micro cosmo”.
    L’obiettivo principale che si è proposto è quello di cambiare l’interazione tra utente e smartphone, rendendo i telefoni android ancora più “social” e dinamici. La scelta di non investire sulla produzione di un nuovo telefono ma di sviluppare una convergenza tecnologica tra il sistema operativo android e facebook rappresenta quasi una scelta obbligata, in quanto facebook non disponendo di un background di conoscenze tali da poter sviluppare un nuovo device avrebbe difficoltà ad entrare in un mercato dominato da due colossi come quello sud coreano Samsung con Android ed Apple con iOS e dove tutte le altra aziende concorrenti rappresentano soltanto numeri a fini statistici. Inoltre tale teoria è avallata dalla precedente esperienza negativa dell’azienda di Palo Alto con HTC che ha portato alla realizzazione di due nuovi “social phone”, HTC Salsa e ChaCha, poco amati dal pubblico.
    A nostro avviso tale operazione gioverebbe maggiormente ad Android (ottenendo delle sinergie di ricavo considerevoli) che a Facebook, poiché tale strategia non incrementerebbe il bacino di utenti del social network, ma andrebbe soltanto a sviluppare strategie di customer retention verso la piattaforma sociale, che sfruttando le esternalità di rete andrebbero presumibilmente ad aumentare gli utenti Android.
    Facebook rappresenta già un dominant design e con quest’innovazione potrebbe rafforzare la propria posizione competitiva, accrescendo quindi le barriere d’entrata nel “settore social” e costituendo un ulteriore ostacolo per Google+ che si troverà ancora una volta in posizione di follower sul “mercato del social”

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  8. Con il launcher Facebook home la società di Zuckerberg ha scelto di praticare un integrazione verticale a monte, riuscendoci, senza dover progettare e sostenere dei costi di produzione del device e del sistema operativo riuscendo ad appoggiarsi ad un sistema operativo già funzionante e che si appresta a diventare leader nel mercato viste le ultime proiezioni di vendita. D'altra parte Mr. Social Network con tale operazione ha concretizzato anche una integrazione verticale a valle perhè riesce, in questo modo, a entrare in maniera diretta sempre più nella vita del consumatore cercando di creare un cordone ombelicale indissolubile con i propri fruitori, legandoli sempre più al suo mondo virtuale. Se da una parte Google + si pone come integratore della vita reale per la semplificazione nella ricerca, navigazione e interattività con gli utenti, Facebook tenta di sostituire la realtà esterna con la propria fatta unicamente di interscambio virtuale. Attualmente, con il solo lancio del Keynote di Facebook ci sono ragionevoli basi per poter supporre che i nuovi facebook mobile rappresenteranno un forte upgrade per il social network e conquisteranno larga perte del mercato. Tuttavia, non crediamo che alla lunga tale sistema possa ripagare degli investimenti fatti ed, anzi, potrebbe comportare un allontanamento degli utenti dal mondo facebook perchè sempre più minacciati nella loro vita quotidiana.

    Gruppo 10

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  9. Esatto, non una soluzione hardware (uno smartphone, dopo il flop dei Facebookfonini, come giustamente dicevate, ‘HTP Salsa e Chacha’), quanto piuttosto una software, che possa, avete detto bene, fidelizzare gli utenti già connessi al social, e sulla scia di esempi di successo come quello di Amazon, che aveva ricreato sul Kindle Fire una versione Android dei propri servizi, di modo che questi fossero al centro di tutto.
    Tuttavia, come correttamente il Gruppo 10 puntualizzava, un punto di debolezza potrebbe esserci, quello cioè della privacy (ho inteso così il vostro ‘sentirsi minacciati nella vita quotidiana’, ma correggetemi pure se sbaglio).
    Un articolo della Stampa (http://www.lastampa.it/2013/04/10/tecnologia/facebook-una-pagina-per-spiegare-la-privacy-relativa-a-home-WX1Gp36s0OOnxteROrP7VP/pagina.html) precisa che la issue è stata già affrontata da Zuckerberg: Home infatti dovrebbe semplicemente raccogliere le stesse informazioni già disponibili sul proprio account, specificando inoltre “che il software mantiene una lista delle app comprese nel mini sistema operativo e le conserva per 90 giorni per migliorare il servizio, non acquisendo tuttavia informazioni relative ad altre applicazioni installate in uno smartphone e non appartenenti quindi al software”.
    Anche la Repubblica commenta a tal riguardo (http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/04/05/news/facebook_home_prospettive-56004296/), argomentando la critica di Om Malik, del sito Giga OM, il quale aveva dedicato al nuovo software il titolo “Why Facebook Home bothers me: It destroys any notion of privacy”, preoccupandosi di come esso potesse cambiare “non solo il nostro modo di usare lo smartphone, ma far nascere addirittura dei nuovi device, ‘social oriented’, che mettono in discussione non solo la privacy ma il nostro modo di relazionarci con altri esseri umani”
    Che ne pensate?

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  10. Andrò contro corrente, ma non credo che sia una idea vincente quella di Facebook Home.
    Il progetto (in accordo con Google) mira alla raccolta di dati sensibili quanto alla pubblicità.
    Secondo me un launcher così invasivo avrà come unico risultato quello di "spaventare" l'utilizzatore.
    Questo anche per la sempre crescente consapevolezza e diffidenza degli utenti riguardo al trattamento dei dati.
    Bisogna però ricordarsi che stiamo sempre parlando del più popolato social network mondiale (tutto è possibile): non ritengo credibile la prospettiva di un cambiamento delle relazioni umane dovuta ad un launcher integrato in Android.
    Il cambiamento irreversibile, socialmente parlando, è arrivato con l'inserimento del servizio chat in Facebook nell'aprile 2008. Questo per me ha lanciato definitivamente il social network, mettendo in ombra anche lo storico MSN di Microsoft (da poco addirittura soppresso), e condizionando pesantemente modo dell'utente medio di relazionarsi con il prossimo.
    Ma la messaggistica istantanea rimarrà in mano a Whatsapp,dunque anche una migliore integrazione dell'IM in Facebook Home dal mio punto di vista lascerà l'interazione con il prossimo (tecnologica e non) invariata.

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    1. Mi trovo d'accordo; sì al punto di debolezza sulla privacy (chi sa effettivamente quanto oltre viaggino le nostre chat ed i nostri dati una volta impostati sulle key apps del nostro smartphone), ma parlare di rivoluzione nel modo di relazionarsi mi pare inadeguato, tanto più che, come giustamente diceva, il cambiamento nelle modalità di interazione era già avvenuto in passato.
      Ciò non toglie tuttavia, secondo me, che questa strategia possa portare a dei risultati per l'azienda: al contrario infatti, proprio alla luce dello shift delle modalità e dei tempi attraverso cui gli individui interagiscono tra loro, la mossa di un facebook 'ubiquitous' porterebbe, se non altro, ad una maggiore ritenzione dei già 'social addicted'

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  11. gruppo 7
    "condividere, taggare, postare...la vita reale si riflette continuamente su quella virtuale del social network più conosciuto al mondo. Con Facebook Home Zuckenberg incatena ulteriormente gli utenti al suo social. Qualunque sia la funzione del proprio telefono che si vuole utilizzare, bisognerà necessariamente interfacciarsi con Facebook, senza la possibilità di effettuare log out. L'ultima idea del social dei record rappresenta una nuova dimensione per condividere le proprie emozioni e connettersi "with people you care about". La volontà di vincolare gli utenti è sicuramente una risposta strategica alla rapida ascesa di Google plus, che oggi è al secondo posto dei social network mondiali, dopo aver superato i colossi YouTube e Twitter in meno di due anni.
    La proposta Facebook Home non è riuscita però a far breccia tra le mura di Cupertino. L'impossibilità di essere presenti sui device della mela è un limite competitivo nei confronti di Google plus: la combinazione Iphone-Facebook Home avrebbe decretato la definitiva vittoria.

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  12. La strategia che Zuckerberg intende adottare tramite il lancio di Facebook Home, mediante l’integrazione di Facebook nei device Android, è molto chiara e a nostro avviso abbastanza vincente. In prima analisi, va riconosciuto che tramite questa operazione si dimostra l’importanza e la rivoluzione che i social network hanno avuto nei confronti del panorama umano.
    Infatti tramite Facebook Home, gli utenti sono sempre connessi ai loro account e possono sfruttare gli stessi a 360 gradi. L’operazione risulta abbastanza vincente perché permette innanzitutto di aumentare il bacino degli heavy-users e quindi anche la sponsorizzazione delle pagine, che ad oggi costituiscono la principale fonte di ricavo della piattaforma social. Allo stesso modo, va considerato anche un aspetto negativo, poiché tramite l’uso di Facebook si rischia un eccessivo impatto pervasivo della tecnologia dei social network sulla vita umana.
    Infine, visto lo sviluppo dei social network nel mercato tecnologico e in generale nella società, Apple, come dichiarato dallo stesso fondatore di Facebook, dovrebbe iniziare a muoversi in questa direzione, evitando il massiccio uso della tecnologia proprietaria e favorendo un modello di open innovation, basato anche dall’integrazione con altri sistemi e piattaforma.

    Gruppo 11

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  13. Filippo Maggioni Gruppo 312 aprile 2013 alle ore 11:30

    "L'innovazione di Zuckerberg di integrare il social network sulla Home Screen dei mobile devices è a nostro avviso innovativa e permette di fidelizzare in maniera maggiore il bacino di utenti che frequentano i vari social networks.
    Una volta sbloccato lo schermo dei nostri cellulari si avrà a portata di mano un menù con le applicazioni principali e con altre opzioni dedicate a Faceebok, piattaforma che ormai è entrata nel quotidinao per milioni di persone.
    Aggiornamenti di stato, ceck in, messaggi privati o messaggi pubblici risultano raggiungibili in maniera semplice, a portata di click.
    Consideriamo questa nuova strategia uno strumento per monetizzare e capitalizzare il suo traffico mobile; decidere di offrire agli utenti Android una nuova esperienza in mobilità incentrata sui servizi social network è un'ulteriore espansione in questo mercato che lascia i concorrenti, Twitter per quanto riguarda il sociale e Google Plus per la condivisione di video e immagini, nettamente distanziati e che può portare ad una completa fidelizzazione della clientela, la quale si troverà a sfruttare il portale Facebook come trade union tra vita reale e digitale.
    Scettici risultano gli avversi alle "relazione virtuali" che vedono nell'ultima innovaizone di Facebook un'ulteriore campagna all'alienazione e alla creazione di una seconda vita virtuale.
    Tuttuavia per quanto concerne l'attrattività del mercato in esame Zuckerberg ha deciso di utilizzare il sistema operativo Android, e non il supporto Ios con cui condivide l'ideologia del "Thimk different" , per un semplice motivo: l'azienda di Cupertino avrebbe ostacolato o ridimensionato il lancio e la portata del nuovo progetto creando proabbilmente una operazione di co-branding che avrebbe ridotto la potenzilità di attrattività dell'innovazione e generato la creazione di app specifica solo per tale supporto."

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  14. Matteo Freni

    Gruppo 5
    Facebook home è un nuovo sistema che trasforma lo smartphone android in un dispositivo ottimale per l’uso di social network, mettendo in secondo piano le applicazioni e in primo piano i contatti, le persone e gli amici sul social network.
    Rappresenta la risposta che il gruppo fondato da Zuckerberg ha dato all’applicazione google +, la quale tenta di minare la ledarship di Facebook , che ad oggi conta tra i 600 e i 700 milioni di utenti attivi.
    Facebook home utilizza come piattaforma Android e non è (per il momento) possibile ,come conferma lo stesso Zuckerberg, l’utilizzo anche su iOS di Apple. Questo perché Android rispetto al sistema operativo di Apple, è un sistema aperto, e difficilmente Google lo renderà chiuso onde evitare di danneggiare i propri utenti. In questo senso la mossa di Zuckerberg a nostro avviso è una operazione razionale e condivisibile ,in quanto android è il sistema più diffuso sui mobile ,e il mobile sarà sempre più protagonista nel futuro.
    A nostro avviso l’obbiettivo di Zuckerberg non è quello di attirare nuovi clienti al social network, ma fidelizzare ulteriormente quelli attuali mettendoli nella possibilità di utilizzare il loro social network preferito e condividere con estrema facilità rispetto a prima qualsiasi contenuto essi vogliano condividere.
    Dal nostro punto di vista Google + verrà soppiantato da Facebook anche nei mobile, ma la diffusione di Facebook home potrebbe anche essere un incentivo ad acquistare telefonini che utilizzino il sistema operativo android rispetto ad altri, con grande piacere per Google.

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  15. Per evitare ripetizioni, poiché i nostri colleghi hanno già spiegato esaustivamente la mossa di Zuckerberg e il vantaggio che ne potrà trarre, vorremmo analizzare un’altra tematica collegata a questo discorso.
    Analizzando la questione di Facebook Home salta subito all’attenzione il particolare abbinamento Facebook-Android.
    Mi spiego meglio: dal momento che Android è stata acquistata nel 2005 dalla corporate Google, appare bizzarro aprire le porte al più grande competitor del settore dei social network, tenendo a mente che anche Google lavora in quel business con il social Google Plus.
    L’applicazione di Facebook era già presente sui dispositivi Android, ma la rielaborazione di questa nella futura Facebook Home, renderà il social network così integrato col dispositivo da rendere difficile agli occhi dei consumatori poter scindere le due entità.
    Nonostante l’apparente rivalità tra i due social network Facebook e Google Plus, Android non porrà alcuna restrizione allo sviluppo di Facebook Home, dato il possibile profitto che può trarre da questa unione. Il possibile valore economico che genererà Android con la scelta fatta da Zuckerberg (ovvero di sviluppare il sistema su Android e non su iOs), sarà sicuramente maggiore rispetto al danno che procurerà la stessa ai danni di Google Plus. Per il mercato degli smatphone, questa sarà probabilmente la scelta che aiuterà l’ascesa definitiva di Android su Apple, il suo più grande se non unico antagonista al momento. Viceversa, la possibile combinazione vincente Android-Facebook metterà così in ombra il social network di Google da portarlo a rivedere il suo posizionamento sul mercato.

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  16. Che Facebook sia ormai il social network più popolare e conosciuto al mondo è storia nota.
    Ormai chiunque possieda uno smartphone o semplicemente goda di connessione ad internet dal proprio telefono o dal proprio computer, vanta quasi sicuramente un profilo registrato su Facebook. La sua notorietà è indiscutibile e il suo continuo e graduale evolversi e perfezionarsi lo colloca nelle prime file dei social network.
    Che la strategia di Zuckerberg fosse brillante non c’erano dubbi. Facebook nasce nel 2004 e si presenta all’utente in maniera semplice e minimale, facile da usare a qualsiasi età. Il suo evolversi negli anni, aggiungendo applicazioni e impostazioni avanzate e all’avanguardia l’hanno reso sempre più interessante agli occhi dei suoi utenti.
    La sua importanza crebbe ancora di più con l’avvento degli smartphone e il successo dell’IPhone, che hanno permesso di navigare su Facebook con un facile tocco sullo schermo a qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi posto ci si trovi.
    La scelta di Google di lanciare Google+ come una versione avanzata del social network è stata sicuramente una scelta rischiosa soprattutto in un periodo in cui Facebook vantava un indiscutibile vantaggio. Le opinioni su questo nuovo mondo virtuale sono state discordanti, soprattutto a causa della maniera con cui è stato presentato al pubblico.
    La sua iniziale esclusività non ha permesso che tutti gli utenti interessati potessero usufruirne, limitando l’iscrizione solo ad alcuni. Inoltre presenta svariate funzionalità che spesso possono non invogliare ad attrarre nuovi iscritti. Che Google sia il migliore motore di ricerca al mondo è indiscutibile, ma che riesca a stare al passo con il primo competitor dei social è quasi impossibile; ne è una dimostrazione la poca diffusione avutasi tra i giovani, per lo meno a livello italiano, i quali rappresentano la maggior quota di fruitori di smartphones e social network.
    La nuova idea di Facebook Home che permette di essere connesso ancora più spesso di quanta già si faccia rendendo la cosa ancora più semplice, è la prova di come questo social network sia anni luce più avanti di qualsiasi altro eventuale competitor. È stata, a nostro avviso, una mossa strategica che lascerà sempre meno spazi ad altri concorrenti e che rafforzerà sempre più il grado di fidelizzazione con i propri utenti. Cambiando il proprio “usage level” da “una delle app” a parte integrante del mobile device diventando una porta di passaggio obbligatoria a tutte le funzioni del cellulare. Ciò comporterà decisamente una maggiore intensità d’uso dell’applicazione, trasformando una parte degli utenti più propensi in heavy users. Tuttavia Facebook, dovrà fare attenzione a non scatenare l’effetto boomerang: essendo particolarmente invasiva, questa nuova modalità d’utilizzo potrebbe comportare l’allontanamento degli utenti less addicted.

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  17. Gruppo 8

    A nostro, la strategia di Facebook di integrare il social network sulla Home screen dei mobile devices Android è potenzialmente in grado di contribuire a determinare un ancora più ampio distacco in termini competitivi tra l’azienda di Zuckerberg e la rivale Google +. Due sono le ragioni che ci spingono ad arrivare alla suddetta conclusione.
    In primo luogo, grazie a questa strategia Facebook è riuscita a risolvere il problema della qualità dell’applicazione Facebook per gli smartphone Android, ancora mediamente scadente. Infatti si ravvisano difficoltà nella sincronizzazione dei dati, nonché meccanicità operativa della applicazione. Per questa ragione, a lungo termine, la maggiore fonte di profittabilità di Facebook, ovverosia la pubblicità, rischiava di essere messa seriamente in pericolo a causa delle problematiche summenzionate relative alla applicazione Facebook per Android. Pertanto, l’operazione condotta da Facebook può determinare notevoli conseguenze positive sulla complessiva profittabilità dell’impresa derivante dal mobile, e rafforza la competitività di Facebook su Google +.
    In secondo luogo, la superiore crescita del sistema operativo Android, e dunque dei dispositivi mobile che lo supportano, rispetto ad Apple è un elemento che può certamente contribuire a facilitare e a rendere più efficace l’obiettivo primario dell’operazione, ovverosia rendere gli utilizzatori dei cellulari esposti 24 ore su 24 agli ads di Facebook, vitali per la profittabilità dell’azienda.
    Tuttavia, i rumors che circolano relativamente alla possibilità di un’acquisizione da parte di Google di WhatsApp-ad oggi lo strumento di comunicazione principe per i possessori di smartphone -può rappresentare una forte minaccia per Facebook. Infatti, WhatsApp può rappresentare un canale fondamentale per Google +, per attrarre utenti, garantendo loro, grazie a questa integrazione, una sofisticazione dei servizi di messaggistica offerti da Google +- ancora scadenti- nonché sfruttando la notorietà e il successo consolidato di WhatsApp, ormai diffusa tra gli utenti di tutto il mondo.
    In conclusione, la partita della competizione tra Facebook e Google+, sebbene ora veda ancora in vantaggio l’azienda di Zuckerberg, può riservarci ancora grosse sorprese- vedi l’operazione Google – Whatsapp- e riaprire da un momento all’altro la sfida infinita tra i due colossi americani.

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