29/04/13

Strategie d'Impresa

Apple in pochi mesi ha quasi dimezzato il suo valore di borsa passando da circa 700 $ a poco meno di 390 $, causa ridimensionamento delle aspettative da parte dei mercati. A vostro avviso, come potrebbe essere analizzato il problema? E' solo una diversa politica di distribuzione dei dividendi portata avanti dal CEO, Tim Cook o si tratta di un'effettiva incapacità di Apple, ravvisata dagli analisti, di proseguire la strategie di forsennata crescita che la stessa ha sostenuto fino a qualche mese fa? E' una questione di sostenibilità del modello di crescita implementato da Apple o di saturazione dei mercati di riferimento?

In casa Apple è già tempo di sostituire Tim Cook dalla guida dell'azienda? Stando a quanto riporta il sito di Forbes sembrerebbe una possibilità, basa su indiscrezioni e voci di corridoio provenienti da Wall Street, anche se vicine ai piani alti del gigante di Cupertino.
http://www.corriere.it/tecnologia/13_aprile_22/tim-cook-apple-sostituto_bf8479fc-ab42-11e2-8dd6-b5ff5800dec2.shtml

8 commenti:

  1. L’improvviso calo di valore delle azioni di Apple potrebbe essere congiuntamente effetto di una politica di dividendi sbagliata e di una concorrenza sempre più competitiva:

    Il primo punto è facilmente spiegabile. Dalla nascita di Apple nei primi anni ottanta alla seconda metà del 2003 il prezzo delle azioni non ha avuto una crescita costante; il prezzo oscillava fortemente, aumentando il rischio dell’azione. Fino al 1995 (cioè fino a cinque anni prima del “boom” del valore delle azioni Apple) sono stati distribuiti regolarmente dividendi. Da questa data fino all’anno scorso invece non ci sono stati dividendi, ed è stato nell’ultima parte di quel periodo (2003-2011) che la crescita di Apple è stata più forte difatti da marzo del 2003 fino ai primi di settembre del 2012 il prezzo non ha fatto altro che crescere, tranne pochi sporadici momentanei cali di prezzo, subito ripresi dai successivi amenti di valore nei periodi successivi. In altre parole le azioni di Apple crescevano senza che venisse distribuito un dividendo.

    Dopo la morte di Steve Jobs, la crisi e la dimostrazione di quanto temibili i concorrenti siano, ci si è chiesto perché all’improvviso l’amministrazione di Apple abbia deciso di distribuire utili. Che sia forse un modo per distrarre gli azionisti da altro? Evidentemente quest’azione ha fatto pensare gli azionisti, da cui la riduzione del valore delle azioni. È anche vero che molti azionisti premevano perché venissero finalmente divisi gli utili dell’azienda, il che ha sicuramente influito sulla decisione.

    Non sono le sole motivazioni che hanno portato al calo improvviso: anche la crescente concorrenza di Samsung e di Google, nonché la crisi, hanno giocato un ruolo importante nel determinare l’attuale prezzo di mercato dei titoli, comprimendo le vendite della Apple e quindi i ricavi.

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  2. GRUPPO 6

    I ‘articolo redatto dal giornale “Il corriere” a cui il Blog fa riferimento è stato pubblicato il 22 Aprile, dove si prevedeva un calo degli utili per la prima volta in 10 anni, le stime di calo nel primo trimestre fiscale era di circa il 20%. Il giorno dopo su telefonino.net sono stati riassunti i dati che Apple ha presentato, l'azienda ha realizzato un fatturato trimestrale di 43,6 miliardi di dollari ed un utile netto trimestrale di 9,5 miliardi di dollari.
    Se raffrontato con il risultato corrispondente relativo allo scorso anno (ovvero nello stesso trimestre di un anno fa) risulta un fatturato di 39,2 miliardi di dollari e un utile netto di 11,6 miliardi di dollari: Il margine lordo è stato del 37,5 per cento rispetto al 47,4 per cento registrato nello stesso trimestre di un anno fa.
    Quindi sicuramente le stime nei confronti di Apple non erano del tutto sbagliate, perché i risultati di questo trimestre rispetto a quelli di un anno fa confermano una riduzione dell’utile di circa il 22%. Vorrei però mettere in evidenza come a un aumento del 11,2% del fatturato rispetto all’anno scorso è corrisposta a una diminuzione dell’utile. Bisognerebbe analizzare le ragioni che hanno portato ad avere un utile minore pur aumentando il fatturato.
    Tralasciando alle spalle l’analisi quantitativa, secondo noi la mancanza di Steve ha sicuramente influenzato sia il valore di Apple sia le aspettative sui nuovi prodotti. Steve era una garanzia per l’innovazione dei prodotti grazie alla sua inimitabile capacità di anticipare il futuro.
    Quando Apple ha lanciato Iphone è stato un evento, una rivoluzione della telecomunicazione, da quel giorno in poi si è pian piano abbandonato il cellulare per prendere il cosiddetto “Smartphone” e ciò ha permesso all’azienda di farsi conoscere di più soprattutto all’estero e crescere rapidamente, giacché chi comprava un Iphone dopo un po’ era curioso di conoscere i computer Mac; infatti tanta gente è stata invogliata a comprare un Mac dopo una esperienza con Iphone.
    Aggiungiamo che quando Iphone è uscito sul mercato non aveva competitors, non c’era niente che allora gli potesse assomigliare e questo vantaggio ha fatto si che in tanti comprassero Iphone senza alternative di scelta, così il fatturato di Iphone è aumentato rispetto a tutti i prodotti di casa Apple.
    Oggi l’alterantiva c’è, si chiama Android per quanto riguarda il sistema operativo e Samsung, Lg, Sony, etc. per quanto riguarda smartphone. Iphone negli anni è rimasto sostanzialmente uguale, senza grandi innovazioni a parte il design mentre pian piano Android di Google è iniziato migliorare rapidamente, diventando un valida alternativa ad Iphone. Infatti oggi ciò che è possibile fare su un smartphone Android non è possibile farlo su Iphone.

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  3. Apple ha pubblicato, sul proprio sito, i risultati del secondo trimestre fiscale.

    Analizzando questi dati si evince un nuovo aumento del fatturato rispetto gli stessi dati dell’anno precedente.

    L’unico aspetto negativo che salta fuori è una riduzione dell’utile netto, causato da un margine lordo delle 37,5% rispetto al 47,4% registrato nello stesso trimestre di un anno fa.

    Questi dati possono fornirci importanti informazioni su quale sia il reale problema che ha causato il dimezzamento del valore di borsa di Apple da circa $ 700 a poco meno di $ 390.

    Infatti, a nostro avviso, se i fatturati continuano a crescere mentre il margine lordo e gli utili netti tendono a diminuire, il problema di questo dimezzamento del titolo Apple può essere solo causato da politiche e strategie sbagliate attuate dal CEO Tim Cook e non da una saturazione del mercato poiché, oltretutto, le vendite dei dispositivi Apple hanno toccato un massimo storico.

    Ovviamente, anche per noi, la mancanza della figura di Steve Jobs può aver contribuito ad un calo del valore del titolo, ma questo non giustifica un picco così negativo.

    Ultimo motivo da non sottovalutare nello studio di questa flessione del titolo è che, se negli ultimi anni l'azienda di Cupertino è riuscita a entrare in un mercato(telefonia/smatphone) con un prodotto super innovativo, come l'iPhone, e creare un nuovo mercato (quello dei tablet) nel quale si affermava leader con l’iPad, adesso non riesce più a progettare qualcosa di veramente sensazionale pei i consumer (anche se si vocifera della quasi immenete uscita del iWatch).

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  4. Gli articoli proposti sia dal “Corriere della sera” che da “Forbes” dimostrano come Apple stia registrando negli ultimi mesi un calo sia del suo valore azionario che delle vendite. Il principale motivo di questa flessione è da rintracciare, incredibilmente, proprio nel successo incontrastato di Apple(F. Frattini, “Il mondo”;p.46, 3/05/2013). Infatti, per numerosi anni l’azienda ha lanciato, in maniera indisturbata, sul mercato prodotti senz’altro costosi- giustificati da una tecnologia e da un design all’avanguardia- non avendo rivali che potessero competere con essa stessa. Oggi, invece, l’ostacolo alle vendite dell’iPhone, è rappresentato dalla presenza sul mercato di numerosi smartphone che offrono servizi simili al Melafonino, con un prezzo nettamente inferiore. Non a caso Apple ha deciso di rivedere la sua pianificazione strategica per i prossimi anni, proponendo di affiancare accanto al prodotto premium un prodotto low cost, per raggiungere nuovi target di mercato. Strategia che ricalca quanto già intrapreso dall’azienda di Cupertino per l’iPod e l’iPad. Infatti nel 2001, anno di lancio del lettore mp3, l’azienda proponeva esclusivamente un unico modello, praticando un prezzo di 900 mila lire. Le successive innovazioni tecnologiche hanno poi consentito di ridurre il prezzo dell’ iPod dando ad Apple la possibilità di mantenere quote di mercato ed al tempo stesso di difendere i loro margini grazie all’aumento delle economie di scala, al controllo diretto della loro catena del valore ed in particolare di tutta la supply chain ed infine alla product image. Dopo il lancio dell’iPhone nano e dell’iPhone mini è seguito quello dello Shuffle, con un prezzo ridottissimo, diventando quasi un prodotto “mass market”, pur essendo sempre marchiato con il logo Apple.Stesso percorso ha avuto l’iPad, il primo modello ha quasi saturato tutto il mercato, era presente negli alberghi, nelle agenzie di viaggio, era lo strumento con il quale viaggiavano tutti i promoter di tutte le principali aziende globali. Tuttavia quando sono giunti nei department store gli altri tablet e principalmente quelli di Samsung, Apple ha lanciato sul mercato un prodotto più maneggevole: l’iPad mini, riscuotendo ampio successo. Tuttavia è difficile immaginare la stessa traiettoria strategica anche per l’iPhone sia perché i tempi sono maturi ed anche per caratteristiche specifiche del prodotto. Uno dei motivi per il quale si ritiene improponibile la replica della strategia applicata all’iPod e all iPad per l’iPhone, è la fine delle sovvenzioni dei grandi operatori mobili americani (quali T-mobile, Verizon, AT&T, Sprint) che hanno per lungo tempo pagato una percentuale del Melafonino per conquistare nuovi utenti, dando così la possibilità all’azienda di Cupertino di poter competere anche sul fattore prezzo con smartphone che offrivano funzioni simili. Anche alla luce di questa scelta Apple ha deciso di proporre un modello low cost che verrà costruito con materiali di qualità inferiori quali la plastica invece dell’attuale alluminio e riciclando alcune componenti dell’iPhone4 e dell’iPhone 4s. Tuttavia la “strategia del risparmio”, in particolar modo sulla qualità dei materiali, a nostro avviso non è vincente, e probabilmente sarà essa stessa un ulteriore motivo di calo delle vendite e dei fatturati. In un mercato altamente competitivo e che non può essere mai saturato proprio per le caratteristiche dei prodotti high tech, che hanno un ciclo di vita ridotto e richiedono aggiornamenti continui, non si può competere riducendo la qualità dei materiali. Apple dovrebbe invece proporre nuovi prodotti innovativi che come in passato hanno costituito uno status symbol per ogni consumatore.

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  5. Che l’andamento della industry presenti un rallentamento è facilmente dimostrabile.
    Un primo motivo può essere sicuramente il fatto che la società dopo una rapidissima crescita, sia entrata in una fase di maturità nella quale è necessario intraprendere delle azioni finalizzate al rinnovo e al rilancio dell’impresa.
    Tra i fattori che hanno inciso negativamente inoltre, si annoverano l’improvvisa scomparsa di Steve Jobs e l’affermazione di competitors come Samsung e Google. Quando Apple lanciò il primo IPhone era l’unica a possedere il know how necessario e godeva di un vantaggio competitivo non indifferente.
    Ad oggi la Apple deve fare i conti con ostacoli che precedentemente non c’erano come la concorrenza, che è in grado di offrire una tecnologia di alto livello a prezzi più vantaggiosi.
    Se la diminuzione del valore di borsa è causato effettivamente da un arresto della crescita e non da una nuova politica di distribuzione dei dividendi, allora è consigliabile intraprendere operazioni che possano rilanciare l’azienda. Se la sostituzione del CEO fosse un’azione davvero utile per il cambiamento di cui si necessita allora l’Apple non dovrebbe tardare a metterla in pratica ma il punto importante su cui focalizzarsi è quello di riconquistare la fiducia negli investitori e nei consumatori. Bisognerebbe rivitalizzare la reputazione intorno al marchio cercando di infondere nel pubblico che l’azienda è ancora in grado di offrire una tecnologia sofisticata e unica. Una soluzione potrebbe essere proprio quella di trovare un illuminato in grado di rilanciare la società con prodotti nuovi e freschi.

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  6. Ho letto con grande attenzione tutti i vostri post, dei quali mi permetto di fare un sunto:
    - aumento ricavi ma leggera diminuzione dei margini
    - ottimi risultati di mkt ma recente calo "innovatività" prodotti e strategia innovazione incrementale
    - aumento competizione
    - scomparsa si steve jobs

    dunque, a mio avviso quelli da voi riportati sono tutti fattori assolutamente pertinenti; tuttavia il quasi dimezzamento del valore di borsa è un dato che va ben al di la di quanto Apple abbia saputo fare e dei risultati che effettivamente abbia saputo conseguire fino ad oggi. A mio avviso tale ridimensionamento è in realtà riconducibile a quello che Apple ci si aspetta possa fare in futuro: con grande regolarità apple ha saputo individuare e aggredire spazi di mkt vergini con prodotti disruptive. L'evoluzione di questi prodotti è poi seguita con una logica incrementale e supportata anche dai comportamenti dei competitors che hanno dato compartecipato nell'istituzionalizzazione di contesti prima poco definiti nell'immaginario del consumatore: ipod, iphone, ipad. Ovviamente una volta che i vari mkt hanno assunto una loro fisionomia e si sono stabilizzati, il ruolo di apple si è confermato essere quello dell' incumbent di riferimento, ruolo tutto sommato non diverso da quello di altri incumbent in constesti competitivi simili. Ciò che però ha caratterizzato apple rispetto ad altri attori, è stato quello di strutturare dentro il suo modello di crescita, la progressiva ideazione e lancio di concept di prodotto disruptive in contesti di mkt "blue ocean". Lo è stato per ipod nel settore Music, iphone nel settore TLC e ipad in quello più ibrido Computer-Smartphone. Forse, quello che ad oggi gli analisti non vedono nella apple di Cook, è la capicità di dare seguito a tale modello di crescita per prodotti disruptive che fino a ieri era stato interpretato da Jobs. Forse l'apple di Cook nell'ottica degli analisti è stata oggi considerata sopravvalutata rispetto a quella Apple che fino a ieri era considerata capace di interpretare un modello di crescita forsennato a 360 gradi in contesti di settore che nessuno pensava si ridefinissero nel quadro competitivo che oggi ex-post osserviamo, e che forse per natura delle cose ha oggi raggiunto il massimo livello sostenibile... Forse più che perdita di capacità capacità competitiva, quello che oggi possiamo dire è che ad Apple era stato attribuita un'aspettativa forse non verosimilmente sostenibile nel lungo termine, il cui ridimensionamento fisiologico il caso ha voluto avvenire proprio nel passaggio dall'era Jobs all'era Cook. Jobs incarnava una visione e un modello di crescita a cui forse oggi, nessuno crede più.

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  7. Gruppo 8

    Secondo molti, l’apparentemente inarrestabile crescita di Apple negli ultimi 15 anni sembra essere arrivata ad una conclusione. Infatti oltre ad essersi dimezzato il valore di Borsa di Apple, il 2012 è stato l’anno in cui per la prima volta da 15 anni il colosso americano ha registrato utili in calo.
    La motivazione più gettonata ultimamente per spiegare questa recente progressiva caduta di Apple sembra essere la morte di Steve Jobs e la contestuale sostituzione con il suo secondo Tim Cook. Tuttavia, scaricare tutte le responsabilità su una o due persone( includendo anche Jobs, in questo caso colpevole inconsapevole, data la sua prematura scomparsa) sarebbe fin troppo semplice e non ci permetterebbe di comprendere veramente la radice del problema. Il motivo risiede nel fatto che, ferme restando le indiscusse caratteristiche di “guru” che venivano attribuite da tutti a Jobs, giudicato il vero motore della crescita di Apple, la capacità innovativa di Apple non è morta col suo fondatore, ma è arrivata ad un livello attualmente difficile da superare. Infatti, il successo innovativo di Apple si riassume chiaramente attraverso il proprio motto “Think different”. Una volta che quel motto è diventato parte integrante della vita di tutti noi, poiché altri competitor come Samsung sono riusciti ad imitare tale filosofia, cos’altro può fare Apple per “farci pensare diversamente”?.
    Dunque, a mio avviso, la caduta della fiducia degli investitori nella capacità innovativa di Apple è principalmente dovuta alle difficoltà di Apple di rinnovare il proprio processo innovativo fondandosi sulla filosofia del “Think different” che ha guidato il successo dell’azienda negli ultimi anni. I prodotti Apple, infatti non rappresentano più qualcosa di veramente “nuovo” e innovativo per i consumatori, in quanto negli ultimi anni le principali aziende concorrenti stanno realizzando prodotti per certi versi ancora più innovativi, sia nel senso puramente tecnico del termine- si veda il nuovo Samsung Galaxy S4 con un touch screen che riconosce il movimento degli occhi dell’utente-sia nel senso più teorico-il design dei prodotti Nokia e Samsung ormai non ha più nulla ad invidiare ad Apple, e anche il sistema operativo Android è nelle condizioni di diventare il leader indiscusso di mercato. Pertanto, la crescita del principale competitor Samsung e il recupero di Nokia evidenziano come il downturn di Apple non è dovuto a una saturazione dei mercati di riferimento, altrimenti anche questi competitor avrebbero dovuto subire il medesimo calo. Dunque, ad Apple non resta che stupirci nuovamente con qualcosa di veramente “straordinario”, e non semplicemente “innovativo”, perché di innovazione il consumatore in questo ventunesimo secolo ne ha viste già fin troppe e certamente non si farà sorprendere da un Ipad ultraleggero o un ipod con un design più raffinato.

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  8. Apple è stata per un decennio una delle più grandi aziende a livello mondiale con una crescita spaventosa, basti vedere l'aumento dal 2001, lancio del primo ipod , fino ad oggi sia del valore del titolo ma soprattutto degli utili passati da 65 milioni a 41,7 miliardi di dollari.
    Nell'ultimo trimestre invece c'è stata una inversione di marcia ,infatti la quotazione dell'azienda creata da steve jobs è scesa fino a toccare una quota 390,53.
    Secondo noi questa tendenza è spiegabile in due modi :il primo e forse il più scontato e dibattuto motivo alla base è la scomparsa del suo creatore e uomo immagine steve jobs, colui il quale con la sua creatività ha rivoluzionato per sempre la nostra visione sulla tecnologia lanciando il suo credo "Think different"; il secondo è da riscontrate sulla aggressiva e spietata concorrenza che negli ultimi anni si è andata a formare soprattutto con l'aumento della quota di mercato di due giganti della tecnologia Samsung e Google.
    In conclusione la mossa vincente di apple per tornare nuovamente il alto è lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti innovativi, non solamente semplici rivisitazioni di prodotti come ha fatto nel ultimo periodo.
    gruppo 13

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