14/03/13

EGI - ESERCITAZIONE WALMART: Domanda 3

Secondo voi, perchè i retailers competitors di Wall Mart hanno avuto poco successo nel tentare di imitarne la strategia e nel replicare il suo vantaggio competitivo? In questo senso, il vantaggio competitivo di Wall Mart è sostenibile?

20 commenti:

  1. Lo scarso successo dei competitors di Wallmart è dovuto essenzialmente alle economie di produzione (scala, scopo ed esperienza) dalle quali quest'ultimo trae un grande vantaggio, sia per quanto riguarda i costi che l'efficienza. In questo senso il loro vantaggio competitivo è sostenibile nel tempo per tre variabili chiave: la dimensione (essendosi diffuso anche internazionalmente, soprattutto nelle aree adiacenti come Messico e Canada, ma anche in Asia), il controllo di risorse fondamentali come le informazioni tramite tecnologie informatiche avanzate e il miglior sistema al mondo di distribuzione del tipo "hub and spoke" ed infine anche grazie al fatto che fin ora i concorrenti non hanno saputo presentare opzioni strategiche migliori.

    Gruppo: Carlotta M. Vallecoccia (167841), Margherita Bandini (167861), Nicolò Angeli Bufalini (167721), Gemma Fazioli (168711), Piero Pascucci (166941), Giuliana Aquilani (168961) , Italo Gentili(172241)

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  2. Secondo noi i retailers competitors di WallMart hanno avuto scarso successo perché non sono stati in grado di sfruttare le economie di produzione. WallMart, infatti, grazie sia ad un rapporto dominante nei confronti dei fornitori, sia ad un livello di efficienza nella logistica (distribuzione di tipo hub & spoke), è riuscita a divenire la leader incontrastata del settore. Sempre secondo noi, è proprio l'elevato grado di efficienza e di esperienza accumulata nel settore logistico la chiave del successo di WallMart, successo che, attraverso l'uso di nuove tecnologie e all'utilizzo della strategia "every day low price", è destinato a perdurare nel tempo.


    Gruppo: Roberto Tedesco (169071), Continenza Gianclaudio (166641), Capasso Francesco (168491), Bondatti Massimiliano (167291).

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  3. WalMart si configura come il più grande rivenditore al dettaglio del mondo, essendo a tutti gli effetti leader nel settore della grande distribuzione. I diversi retailer competitor hanno avuto poco successo nel tentare di imitarne la strategia , e non sono stati in grado di eguagliarne il vantaggio competitivo in quanto WalMart basa il proprio consolidato successo su una serie di fattori difficilmente eguagliabili, come lo capacità di sfruttare in maniera ottimale le economie di produzione, la scelta di investire in aree geografiche strategiche , la creazione di un'architettura logistica esclusiva incentrata sull'hub , una mirata diversificazione dei punti retail modellati sulle esigenze dei clienti, un sistema di rifornimenti one-day distance ed una innovativa strategia dei costi che ha permesso di ottenere un vantaggio significativo sugli altri concorrenti.
    In tale ottica , è evidente come il vantaggio competitivo di WalMart sia destinato a perdurare nel tempo, forte della pluriennale esperienza accumulata nel settore, e di una serie di fattori che da sempre la contraddistinguono , incentrati sulla politica di "ogni giorno il prezzo più basso, con la migliore qualità del servizio." Il capillare posizionamento sul territorio delle Americas , in cui WalMart è leader assoluto del settore, congiuntamente all'impiego delle più avanzate tecnologie (specie nell'ambito delle informazioni fornite ai clienti sui prodotti) e all' "inimitabile" sistema logistico lasciano presagire il mantenimento della posizione raggiunta nel tempo.

    Domenico Canino (166811)

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  4. A nostro avviso i retailers competitors di Wall Mart hanno avuto scarso successo perchè non sono stati in grado di imitare i numerosi interventi attuati dallo stesso store, che gli hanno permesso di diventare uno dei più grandi successi aziendali del XX secolo.
    Nello specifico, il vantaggio competitivo di Wall Mart è basato innanzitutto sullo sfruttamento delle economie di produzione, le quali gli hanno permesso di spalmare la merce su tutto il territorio americano e di abbassare i costi grazie anche ad un sistema logistico più efficiente e affidabile (vedi eliminazione dei codici a barre, decentralizzazione del potere decisionale, distribuzione del tipo hub and spoke, che ha permesso di combinare insieme l'acquisto di una grande quantità di prodotti con la velocità di reperirli). Altra carta vincente è l'attenzione ai dettagli e ai competitors, ma soprattutto quella verso i bisogni dei clienti, ottenuta grazie a: differenziazione dei prodotti venduti, supercenters aperti 24 ore su 24 e strategia "every day low prices", con la quale si crea un rapporto di fiducia con i clienti che decidono di non cambiare wall mart con altri supermercati.

    Gruppo: Fabiana Simeone (171031), Clarissa Caricasolo (166821), Maria Luigia La Bella (167451)

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  5. I diversi retailers competitors di Wall Mart hanno registrato uno scarso successo poiché non sono stati in grado di imitare le complesse politiche poste in essere da questa impresa, che è divenuta leader del settore. Nello specifico gli interventi messi in atto da Wall Mart sono stati quelli di essere sempre al servizio del cliente, consentendogli di risparmiare denaro, e di minimizzare i costi operativi soprattutto grazie allo sviluppo di uno specifico sistema di informazione, che permette ai managers di avere in breve tempo notizie utili sulla vendita dei vari prodotti e sulle necessità dei clienti, riuscendo in questo modo a rendere il sistema aziendale il più efficiente possibile. Un altro fattore da considerare è la logistica, di cui Wall Mart acquisisce il ruolo di Leader, grazie alla creazione del rivoluzionario sistema di distribuzione “Hub and Spoke” di loro proprietà, differenza di tutti i competitors, che invece hanno deciso di esternalizzare questa fase. Sicuramente all’enorme sviluppo di questa impresa ha contribuito il fondatore Sam Walton, che curava ogni minimo aspetto dell’azienda e soprattutto era riuscito a creare, grazie alle sue idee, un’euforia all’interno di un settore ritenuto fino a quel momento sterile.
    È possibile notare come questo vantaggio competitivo di Wall Mart risulta essere sostenibile grazie ad un insieme di fattori tra i quali:
    • una politica di Marketing fondata sul “everyday low prices”
    • l’esperienza accumulata
    • l’efficiente struttura del sistema manageriale, che consente di porre in essere decisioni in breve tempo
    • la diffusione capillare nel continente americano.


    gruppo: Daniele Blanco (166421), Michele Lucio Ricci (166761), Andrea Donzelli (166661)

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  6. Il vantaggio competitivo di Wal-Mart deriva dalla vincente strategia di occupazione di aree precedentemente ignorate dai grandi discount retailers a causa dell'assenza di grandi centri urbani e di adeguati canali di collegamento. Tutto ciò è stato possibile grazie all'implementazione della configurazione hub-and-spoke del sistema logistico, che prevede la presenza di grandi centri di distribuzione (hubs) operativi 24 ore su 24, in grado di fornire diversi stores in tempi brevissimi e con un solo viaggio. L'espansione di Wal-Mart le ha permesso di sfruttare in modo estremamente efficiente le economie di produzione (scopo, scala, esperienza) e ottenere in tal modo la leadership di costo. L'incapacità attuale dei competitors di imitare il modello di business di Wal-Mart e di competere sui prezzi lascia presagire il perdurare del vantaggio competitivo della "Beast of Bentonville".

    Silvia Pitzalis, Giovanni Pastore

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  7. Fattori principali dell'insuccesso dei competitors (nel rivaleggiare contro WALL MART) si ravvisano negli stessi elementi che costituiscono punti di forza per Wall mart che ad oggi assurge a leader indiscriminato del settore retail. L'adozione di strategie mirate quali: minimizzazione dei costi e leadership di prezzo (every day low prices), nonchè il sistema di distribuzione "hub and spoke", la decentralizzazione decisionale del management, la capillare diffusione dei punti vendita nel territorio statunitense e la forte fidelizzazione della clientela (one boss=the costumer) rappresentano le determinanti chiave che hanno minato l'eventuale tentativo da parte dei competitors di replicare il vantaggio competitivo e hanno permesso a Wall Mart di raggiungerlo. Da non sottovalutare è inoltre l'efficienza raggiunta tramite lo sfruttamento di economie di produzione, il rapporto collaborativo con i fornitori e gli investimenti in R&D. A ciò si aggiungono inoltre la maturata esperienza nel settore, la logistica e l'utilizzo di tecnologie, come l'identificazione in radiofrequenza, tutti elementi fondamentali nel radicare la sostenibilità futura del successo di WALL MART.

    Gruppo: Filomena Calamo (166441), Caterina Crociata (167241), Delia Vicino (167581), Giulia Maria Di Gianvito (166751), Silvia Papa (167761)

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  8. Anche il nostro gruppo ritiene che l’insuccesso dei competitors di WM, nell’imitazione della strategia di quest’ultima, sia da attribuire alle economie di produzione; grazie infatti ad una posizione di dominio nel settore e ad un sistema logistico dalle performance elevate WM riesce a minimizzare i costi e ad offrire un prodotto di qualità a prezzi ragionevoli, innescando così un processo di fidelizzazione del cliente. Non solo, questa posizione di dominio sembra essere così forte da farci credere che questo vantaggio competitivo sia sostenibile nel tempo; grazie alla sua presenza capillare in zone strategiche del paese, allo spirito di unione che lega i suoi dipendenti migliorandone le performance e alla politica “everyday low prices” il marchio wall mart è ormai un punto di riferimento nella scelta del consumatore e difficilmente si smuoverà da questa posizione.

    Gruppo: Lorenzo Sacconi (166621) Nikita Kononenko (166521) Nicolò Campagnale (166801)

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  9. Il fatto che i competitors non riescano a stare al passo con Wal-Mart sta nell'aver sfruttato il "vantaggio della prima mossa": Wal-Mart è stata la prima a capire di non operare nel mercato dei grandi centri urbani organizzati attorno alle "coast", ma ha aperto discounts nelle piccole e medie città (one-horse towns), conquistando dunque una clientela "poco sfruttata" dai competitors. Altri elementi che l'hanno resa forte sono: il forte potere contrattuale nei confronti dei fornitori (che hanno bisogno dei grandi volumi acquistati da WM),i prezzi every-day-low (possibili grazie ad efficienti economie di scala ed un'ottima organizzazione delle risorse), un'ampia gamma di prodotti distribuiti e servizi a disposizione (negozi di occhiali, hair salon, laboratori fotografici) ed un alto numero di stores presenti negli USA; diventa difficile per i competitors fronteggiare un colosso tale, conosciuto in tutto il paese e che ha già ottenuto un elevato successo tra i consumatori. Inoltre ha saputo attrarre una vasta clientela, grazie ai servizi offerti come i 24/7 supercenters, i Sam's Clubs ai quali si accede solo essendo menbri. La forza di WM è stata quella di creare una sorta di "famiglia" del quale il cliente si sente parte.
    Raffaele Balzano 168041, Emanuele Vinci 167221, Alessandro Quartucci 166961, Fabrizio Farina Valaori 167661

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  10. A nostro avviso i retailers competitors di Wal Mart hanno avuto poco successo nell'imitarne la strategia e nel replicarne il vantaggio competitivo, poiché la strategia di Wal Mart non si limita ad essere una semplice strategia competitiva volta a determinare un vantaggio di costo, ma è integrata e rafforzata da molti altri aspetti, alcuni difficilmente replicabili. Sicuramente la strategia di Wal Mart si basa su una massiccia riduzione dei costi (vantaggio di costo), che è pssibile grazie ad un sapiente sfruttamente delle economie di produzione e in particolare delle economie di scala. Se si analizza la curva del costo medio unitario di produzione, Wal Mart si posiziona nella fascia costante, quella compresa tra il punto di dimensione ottima minima e quello di dimensione efficiente massima, poiché è stato in grado di sfruttare le economie di scale introducendo la famosa "architettura hub". L'introduzione di tale sistema di distribuzione è sicuramente una novità e un vantaggio, che ha reso Wal Mart leader nella logistica. La posizione di vantaggio competitivo di WM deriva anche da una sapiente espansione. La diffusione a livello capillare è stata raggiunta lentamente e con cautela, e questo è stato decisamente un vantaggio per WM, poiché prima si è proposto di "conoscere" i propri clienti e la profittabilità del settore con modesti investimenti, e solo successivamente, in seguito a risposte più o meno favorevoli, ha provveduto ad aumentare la dimensione degli investimenti e a rafforzare la sua presenza in nuovi centri. La strategia di WM è stata supportata inoltre da una continua diversificazione, da un'attenzione per le competenze manageriali e dallo sviluppo e il costante miglioramente di un sistema informativo eccellente. Infine l'arma in più di Wal Mart, difficilmente replicabile da parte dei competitors, è, secondo noi, il sistema di valori interni su cui il fondatore, Sam Walton, ha creato, modellato e sviluppato l'azienda.

    Il vantaggio competitivo di Wal Mart è sostenibile in futuro? Probabilmente si, il tutto, secondo noi, dipenderà dalla capacità dell'azienda di evolvere, di aprirsi a nuove richieste dei clienti, di affrontare nuove sfide e nuovi competitors e di sviluppare nuove competenze, rimanendo comunque fedele agli elementi che caratterizzano da sempre la propria strategia e che la rendono unica, migliorandoli, sviluppandoli e adattandoli al futuro e al nuovo.
    Camilla Ceccarini 166631, Francesco Ceccarini 167021, Valerio Rossi 166771

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  11. I punti di forza di Wal Mart che determinano il proprio vantaggio competitivo sono:
    • La strategia dell’ “everyday low price” che ha permesso a Wal Mart di avere altissimi profitti, ma che è stata replicata dai suoi competitors con scarso successo. Infatti quest’ultimi non sono riusciti, come Wal Mart, a compensare i bassi guadagni, dovuti alla vendita di prodotti a basso prezzo, con un margine di profitto derivante dall’applicazione di prezzi più elevati a prodotti di fascia alta.
    • L’efficiente sistema logistico basato sul metodo “Hub and Spoke” , che consiste nella presenza di grandi centri di distribuzioni che forniscono i diversi stores in tempi brevissimi ed ha permesso di coprire l’intera rete di distribuzione. I possibili competitors non riescono a trovare delle opportunità di inserimento in settori in cui Wal Mart non si sia già collocato.
    • L’esperienza nel mercato, che ha permesso a Wal Mart di sviluppare una fitta relazione con i propri fornitori, determinando l’instaurazione di un rapporto di fiducia con essi. Ciò ha portato ad un miglioramento nella sincronizzazione tra i processi di sviluppo dei prodotti e di approvvigionamento, che ha permesso all’azienda di avere un vantaggio nei confronti della concorrenza.
    • Altri fattori di successo di Wal-Mart sono alcuni classici parametri dell’eccellenza aziendale: la competenza manageriale, affidando un intero settore a ogni singolo manager, delegando la responsabilità di un successo o insuccesso, la perfetta organizzazione logistica e il sistema informativo eccellente. Al contrario i competitors non hanno voluto assumersi il rischio di investire una quota del loro capitale nell’apertura di vari stores facendo affidamento sulle possibilità di successo dei loro manager.
    Consuelo Colasanti 160131 e Alessandra Parenti 164001

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  12. rispondo a voi per rispondere a tutti

    dunque fra le varie argomentazioni da voi riportate, mi sentirei di fare un distinguo fra fattori ex-post e fattori ex-ante:
    - certamente le economie di scala e l'esperienza rappresentano un fattore di vantaggio competitivo di primaria importanza; tuttavia si tratta di fattori ex-post che risultano dall'implementazione di strategie definite ex-ante
    - in questo senso la varie soluzioni adottate ex-ante, quali i modelli di distribuzione hub and spoke, i raffinati sistemi IT, l'efficace strategia di low cost and low price, rappresentano tutte soluzioni di successo
    Tuttavia anche queste si traducono in soluzioni più o meno facilmente replicabili e riproducibili da parte di competitors. Gli elementi che invece non peccano di tale pregiudiziale sono principalmente due:
    - il primo elemento è la cultura organizzativa: essa infatti è un qualcosa che l'impresa contribuisce a creare di giorno in giorno, nel modus operandi dei propri manager e on the job da parte dei sui dipendenti; non è infatti possibile replicarla semplicemente acquisendo specifiche risorse da parte della concorrenza, né tantomeno imponendola dall'oggi al domani. E' necessario infatti che questa sia vissuta ed implementata nel day-by-day in tutto il sistema impresa nel tempo.
    - il secondo elemento è il modello di business: esso infatti prescinde dalla singola soluzione, o dal singolo elemento o risorsa, bensì si riferisce al modo con cui l'impresa opera nel suo complesso e coordina le diverse dimensione che la riguardano: la dimensione delle operations, dei partner, del capitale umano, della struttura dei costi, dei modelli di distribuzione…ecc. In altre parole, il modo in cui tutte queste dimensioni sono coordinate tra loro è un elemento difficilmente replicabile, e che in sostanza sottende alla logica con cui il valore viene creato, erogato e catturato dall'impresa: ogni elemento deve essere coerentemente contestualizzato, organizzato e orientato perché possa funzionare in maniera armonica con tutte gli altri elementi del sistema impresa.
    in conclusione sia la cultura organizzativa che il il business model, fanno si che WM possa essere assolutamente sostenibile rispetto alla concorrenza, in un contesto di mercato quale quello che fino ad oggi WM ha vissuto. Il punto veramente critico e se il futuro tale contesto rimarrà effettivamente invariato e se, nel caso ciò non fosse, WM sarà effettivamente capace di ripensare dinamicamente le fonti del proprio vantaggio competitivo

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  13. Riteniamo che il vantaggio competitivo della Wal Mart risieda nelle azzeccate scelte manageriali e nel costante monitoring delle performance fatto finora. E' arrivata ad essere la prima fra le GDO vincendo la guerra dei prezzi a livello locale e colpendo mercati erroneamente considerati saturi dalle altre aziende. Inoltre è stata la prima ad adottare un particolare modello per la distribuzione che ancora oggi è in fase di evoluzione.
    I Competitors però, nonostante siano follower, stanno diventando sempre più minacciosi e noi crediamo che la sostenibilità del vantaggio competitivo Wal Mart a lungo termine (10-20 anni) sia abbastanza scarsa se non si terrà la striscia positiva delle scelte mangageriali, se non occuperanno adeguatamente i nuovi mercati emergenti e se non soddisferanno le esigenze di quelli in espansione.
    L'insuccesso dei competitors fino ad ora credo sia spiegato dal fatto che essendo follower per definizione sono sempre stati i "secondi" ad arrivare a compiere le scelte più adeguate al mutato contesto. Quando saranno loro a introdurre significative nuove strategie, allora la situazione si ribalterà.

    Daniele D'Alessio 166461 Giuseppe Lombisani 166871

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  14. I competitors di WM hanno avuto poco successo nel tentativo di imitazione della sua strategia perchè questa azienda ha saputo erigere barriere strutturali (esperienza e scala) che l'hanno portata ad abbattere i costi di produzione mantendo un buon livello qualitativo .
    I competitors, presenti o potenziali,avrebbero bisogno di tempo per arrivare al suo livello.
    Inoltre il fondatore di WM Sam Walton ha sempre perseguito l'idea " save money,live better" un' idea sempre attuale e sempre apprezzata dai clienti che sono sempre lieti qualora si presenti l'oppurtunità di risparmiare ;proprio per questa ragione mi sento di dire che il suo vantaggio competitivo è sostenibile nel tempo.

    MIchele Ronca 167791

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  15. secondo noi il vantaggio competitivo di wall-mart è unico e non è stato possibile imitarlo a causa della strategia applicata, che prevedeva: una leadership di costo che si trasforma in una leadership di prezzo, il posizionamento strategico in aree a bassa densità abitativa, l’innovazione-informazione tecnologica che concerne il rifornimento dei magazzini e la fedeltà del cliente(affezionato anche per la durevole presenza di Wall-Mart negli U.S.A). La sostenibilità è duratura anche per l’impossibilità dei competitors di spiazzare Wall-Mart e per la difficoltà nell’imitare il suo modello.
    Manfredi Gola 167431
    Giulia Di Chiara 168571
    Luca Colimegno 166511

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  16. A nostro avviso, lo scarso successo dei competitors di WM è dato in primo luogo dalla difficoltà di adeguarsi alle avanzate economie di produzione che la hanno resa leader nel mercato USA. Inoltre, l'elemento più difficilmente imitabile è rappresentato dalla capacità organizzitiva interna di WM, in grado di massimizzare l'efficienza(distrizuione capillare dei punti vendita a one-day-distance) e minimizzare i costi fissi, attraverso, per esempio, l'implementazione della tecnologia RFID, che permette di avere costantemente un quadro aggiornato della distribuzione nei vari punti vendita di ogni prodotto e allo stesso tempo di ridurre al minimo i costi legati alle scorte in magazzino.
    In secondo luogo, è difficoltoso per i competitors adeguarsi alle strategie di prezzo "every day low price", che contraddistinguono i prodotti distribuiti da WM, rispetto ai sostituti nelle medesime aree geografiche.
    Infine, non è da sottovalutare la grande abilità di captare i bisogni e le esigenze delle varie comunità, attraverso la creazione degli H24 Hubs, in aree strategiche.
    Un business model di questo tipo richiede tempo, esperienza e spese in knowhow difficilmente sostenibili da competitors relativamente più piccoli o startup.

    Gruppo: Pierangelo Di Fede (166651) Giorgia Pascucci (169951) Sara Maria Ristagno (167801)

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  17. Secondo il nostro parere i retailers competitors di Wall Mart non sono riusciti a replicarne il vantaggio competitivo per diversi motivi. Il fattore principale è sicuramente l’esperienza. Non basta infatti che i concorrenti si adattino improvvisamente alla politica di Wall Mart, poiché non basterà implementare le politiche dell’azienda leader del settore per affermarsi, ma bisognerà prendere il suo modello ed adottarlo nel tempo. Wall Mart è inoltre caratterizzato da un modello di business preciso, nel quale tutte le parti si coordinano perfettamente, sia dal punto di vista organizzativo che da quello delle dimensioni dei vari elementi. Per questi motivi, quindi, un competitor potrà anche prendere tutte le strategie di Wall Mart, come lo sfruttamento delle economie di produzione, una distribuzione di tipo hub & spoke, i prezzi bassi, l’apertura 24 ore su 24 ecc... , ma non potrà replicare quella struttura organizzativa che si è cementificata nel tempo e che è ormai difficilmente imitabile. Per questi motivi attualmente il vantaggio competitivo di Wall Mart è certamente sostenibile, anche se sarà fondamentale vedere come in futuro il modello di business si adatterà ai cambiamenti del mercato, anche perché senza cambiamento il vantaggio competitivo di Wall Mart potrebbe non essere più sostenibile.

    Alessandro Cantarutti 172081
    Adalberto Di Clemente 171691
    Guido Dania 171771

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  18. Il modo in cui WM si è posta sul mercato rispecchia in maniera dettagliata il carattere del suo fondatore, i cui principi rispecchiano lo spirito americano – la grande applicazione per il raggiungimento degli obbiettivi che ci si pone e il loro continuo miglioramento – a cui si aggiunge l’incessante revisione dei costi di produzione, valutando se vi sia la possibilità di risparmiare anche un solo centesimo sui materiali , trasporti, manodopera e sull’esposizione dei prodotti. Questi sono sicuramente due dei pilastri che hanno fatto si che WM raggiungesse un successo a livello globale. A questi aggiungerei l’eccellente sistema informativo che la caratterizza. A volte questo elemento può essere trascurato, ma la possibilità per un imprenditore di essere sempre aggiornato sul numero delle vendite che vengono effettuate e sulla quantità di materie prime che si hanno in magazzino, permette di avere sempre più informazione per individuare eventuali strategie future.
    Sarà molto difficile per i competitors confrontarsi con WM, dato che ha accumulato una grandissima esperienza che la rende unica nel suo mondo.

    Roberto Rinaldi (166571).

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  19. I retailers competitors di Wall Mart hanno avuto poco successo nel tentare di imitare la strategia e nel replicare il suo vantaggio co mpetitivo poichè Wall Mart ha agito astutamente riuscendo ad attuare delle politiche di prezzo che la rendessero maggiormente competitiva rispetto ai suoi competitor, in particolare Wall Mart ha messo in atto regolarmente la pratica di mandare una persona ad osservare il livello dei prezzi dei negozi concorrenti su alcune categorie merceologiche particolari, il suo obiettivo era ottenere la leadership di prezzo su deteminate aree specifiche locali. Ottenere la leadership di prezzo significava che su determinate categorie merceologiche il prezzo di Wall Mart doveva essere il più basso di tutti in quella specifica area geografica.
    Inoltre siccome nella realtà dei fatti nessun consumatore è in grado di stimare razionalmente la convenienza di un negozio rispetto ad un altro, ma tale confronto lo mette comunque in atto analizzando il prezzo di alcuni beni segnaletici, Wall Mart si è sempre caratterizzata per i suoi prodotti "loss leader" o anche detti "beni civetta", ossia beni che comunicano la convenienza.
    In definitiva si può affermare che i competitor di Wall Mart non riusciranno mai a raggiungere i suoi livelli in particolare ciò che risulta difficile da emulare è l'architettura Hub and Spoke messa in atto da Wall Mart. Questa architettura consiste nel porre la piattaforma logistica principale, ossia il negozio/magazzino, al centro di una rete più complessa composta da una serie di punti vendita più piccoli che si trovano a "One Day Distance" in modo che il rifornimento di essi avvenga ad un giorno di distanza. Il beneficio di ciò è il fatto che si riescano a fare delle economie di scala poichè mentre nel magazzino piattaforma vengono consegnate le grandi quantità, nei piccoli punti vendita si ottengono dei risparmi di costo, ciò fa in modo che si mantenga un buon equilibrio tra la scala necessaria per ottenere i bassi costi e la presenza di punti vendita in regioni, città o quartiri che non ne hanno bisogno.
    Ricordiamo poi l'innovazione di Wall Mart grazie all'imposizione come standard logistico dell'applicazione RFID in sostituzione al codice a barre.

    In definitiva si può affermare che il vantaggio competitivo di Wall Mart è sostenibile, questo grazie al suo know-how, alla sua diffusione geografica capillare ed ad una efficiente struttura del sistema manageriale.

    Mattia Martorello 166481

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  20. Wallmart è stata capace di insediarsi, con il sistema di distribuzione "hub and spoke" ( totalmente innovativo nel settore), in luoghi che secondo altre imprese erano infruttiferi, di poca importanza nel settore, privi di centri urbani di rilievo e quindi a bassa concentrazione di consumers. Così facendo è riuscita ad accaparrarsi una fetta di clienti che in precedenza non veniva proprio considerata e che ora invece risultava essere un punto di forza dell'azienda. I clienti ormai affezionati al brand, alla professionalità, alla qualità e al bassisimo costo dei prodotti risultavano restii verso i nuovi competitors che sostanzialmente erano destinati a fallire.
    Agnese Gorgoglione 166861
    Eleonora Lo Cascio 167101

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